La “fuga” dal centro di artigiani e piccolo commercio. Pesaro resiste meglio di Fano e Urbino
Dati e analisi nel corso del convegno “Artigiani al centro” organizzato dalla CNA di Pesaro e Urbino
PESARO – Sempre meno botteghe artigiane, quasi sparito il piccolo commercio. Sono in aumento ristorazione, food e beverage. In centro storico rimangono catene commerciali, negozi in franchising e bazar etnici. Ma in questo processo di metamorfosi dei centri storici che sembra inarrestabile, Pesaro se la cava meglio di Fano e di Urbino. E’ quanto emerso nel corso del convegno “Artigiani al centro” organizzato da CNA di Pesaro e Urbino in occasione de Le Piazzette dei Mestieri e dei Sapori, esposizione di prodotti artigianali ed enogastronomici della regione che ha animato con successo piazza del Popolo nell’ultimo week-end. Iniziativa che ha visto il patrocinio del Confidi Uni.co.
Nel corso dell’incontro, aperto dal vicesindaco Daniele Vimini e dall’assessore al commercio Francesca Frenquellucci, è emersa forte la necessità di invertire la tendenza e di riportare i mestieri del saper fare, dell’inventiva e dell’unicità del prodotto nelle vie del centro.
Per CNA riportare botteghe, negozi di vicinato, laboratori d’arte significa non solo ridare dignità alla città ma anche connotarle con una identità più forte e meno omologata. In questo senso si inserisce anche l’azione di CNA che già in tempi non sospetti aveva lanciato l’idea di agevolare l’insediamento di botteghe e piccoli negozi suggerendo alle istituzioni di mettere in campo agevolazioni (riduzione dei tributi comunali per almeno tre anni; agevolazione per i canoni di affitto dei locali; etc.). “Ma – come ha ricordato nel suo intervento il segretario CNA Marche, Moreno Bordoni – stiamo dando forte impulso anche al progetto “Botteghe scuola” per consentire ai giovani di non disperdere il saper fare dei nostri maestri artigiani e per rendere più attrattive l’ingresso delle nuove generazioni nell’artigianato”.
Molti i dati illustrati dal Giovanni Dini, direttore del Centro studi CNA Marche, con una fotografia dettagliata sul commercio e l’artigiano di Pesaro, Fano e Urbino. Dati commentati nella sua relazione anche dal professor Ilario Favaretto dell’Università di Urbino. “I dati saranno preziosi non solo per le istituzioni ma anche per chi dovrà aprire e localizzare una nuova attività in centro. Avere una fotografia esatta servirà in futuro ad evitare errori; come improbabili opere di ristrutturazione di centri senza anima, destinati ad ospitare più attività, ma che finiscono per essere semivuoti se non deserti”.
Riportare le botteghe e i negozi di vicinato in centro non è semplice – ha aggiunto Francesca Petrini, presidente nazionale di CNA Agroalimentare – così come ridare dignità alle nostre campagne e ai borghi delle Marche che, esattamente come i centri delle città, vivono un preoccupante fenomeno di spopolamento. “Occorre – ha detto la Petrini – vincere questa globalizzazione e spogliazione delle nostre tradizioni con la qualità, la genuinità delle produzioni e l’unicità dei prodotti”.
A chiudere l’iniziativa il presidente di CNA Pesaro e Urbino, Michele Matteucci, che ha ricordato anche le difficoltà delle attività a reperire mano d’opera rilanciando il tema dei temi: quello della formazione essenziale non solo per l’industria ma, soprattutto per il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa”.