‘Strada della luna’, la CNA plaude all’accordo tra province. Bordoni “Ma rimettiamo mano ai collegamenti interni”
Isolamento, spopolamento ed eventi climatici estremi stanno mettendo in difficoltà le località dell’entroterra
PESARO – La CNA di Pesaro e Urbino plaude all’accordo siglato dalla Provincia di Pesaro e Urbino sulla “Strada della luna”, arteria che collega la nostra provincia con quella di Arezzo e che diventerà rete viaria sicura di collegamento per il centro Italia tra Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche toccando i comuni di Borgo Pace, Sestino e Badia Tedalda.
Un accordo che servirà a riqualificare un’arteria che, per sue caratteristiche, vanta un grande potenziale dal punto di vista turistico e che può tornare a valorizzare territori e borghi che con il tempo si sono progressivamente spopolati. Per quali ragioni? La mancanza di risorse e investimenti, collegamenti sempre più difficili e mancanza di opportunità che nel tempo hanno reso questi sempre comuni sempre più isolati.
Questo accordo può rappresentare un segnale importante nella direzione che CNA auspica da tempo. Il problema del rilancio delle infrastrutture di collegamento interno unito a quelle che dalle aree interne si collegano alla costa, è una questione che l’associazione pone da decenni. “Se la Strada della luna potrà contribuire ad un rilancio del turismo e del collegamento tra due province – dice il segretario della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni – crediamo che occorra maggiore attenzione anche ad altre arterie di collegamento in relazione alla loro manutenzione e, come nel caso della Fano Grosseto, alla loro realizzazione. La penalizzazione che da decenni scontano le nostre imprese dell’entroterra è dettata non solo dalle difficoltà nei collegamenti ma ora anche dalla manutenzione del territorio”.
“Un esempio per tutti – racconta Bordoni – è quello che è accaduto pochi mesi fa a Cantiano. Collegamenti e tutela del territorio viaggiano ormai sullo stesso binario. Gli eventi estremi mettono in pericolo popolazioni e attività del nostro entroterra. Ecco perché la rete infrastrutturale diventa vitale per le aziende dell’entroterra. Se parliamo di collegamenti trasversali occorre ricordare quanto importante siano anche la manutenzione di alcune arterie strategiche dal punto di vista commerciale e dei collegamenti come la strada statale 73bis di Bocca Trabaria; la vecchia Flaminia con il Passo della Scheggia (ancora parzialmente percorribile), la superstrada 452 “Contessa” che collega Cantiano a Gubbio e sulla quale si procede ancora a senso alternato. Per non tornare a parlare del lungo calvario della E78 (la Fano-Grosseto).
“Insomma – conclude Bordoni – è importante che si torni a parlare di strade e collegamenti dell’entroterra. Plaudiamo nuovamente a questo accordo tra province e auspichiamo che Anas, Comuni e Regioni impieghino tutte le risorse necessarie (anche dal Pnrr), per un rilancio delle infrastrutture interne”.