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Proroga Piano casa al 2022, La Cna: “Così potranno ripartire molti cantieri”

Grazie al provvedimento potranno prendere il via interventi in provincia per almeno 25 milioni di euro 

Proroga Piano casa al 2022,

La Cna: “Così potranno ripartire molti cantieri”

 

PESARO – “La proroga del Piano Casa? Per il settore dell’edilizia e dell’impiantistica non si tratta di una buona ma di un’ottima notizia”.  CNA Costruzioni di Pesaro e Urbino plaude al provvedimento regionale che sarà utilizzabile dai cittadini fino a dicembre 2022. La decisione assunta dal Consiglio regionale delle Marche – su iniziativa e azione diretta del consigliere Andrea Biancani, che è anche presidente della Commissione Governo del Territorio – va nella direzione di aiuto concerto per un settore che ha sofferto non solo a causa del Coronavirus ma per una crisi che lo investe ormai da diversi anni. Basti pensare ad esempio al numero di interventi per il tanto atteso Piano Casa.

Nel Comune di Pesaro si è passati dai 257 registrati nel 2011 a soli 65 del 2019; una riduzione di un quarto rispetto all’avvio della possibilità di poter ampliare la superficie della propria abitazione. Tuttavia, per l’entità di questi lavori (mediamente si parla di oltre 100mila euro ad intervento), si tratta di numeri ugualmente importanti e ‘pesanti’. Pesaro infatti rappresenta mediamente un quarto delle domande in provincia e dunque un numero che si avvicina attorno ai 250 e che può muovere tra i 25 e i 30milioni di euro l’anno.

“Con questo provvedimento – dice il responsabile di CNA Costruzioni, Fausto Baldarelli – le famiglie avranno più tempo per programmare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione di immobili di loro proprietà. Il nostro settore, così come quello dei liberi professionisti (geometri, ingegneri, architetti), potrà trarne indubbi vantaggi e opportunità di lavoro”.

“Riteniamo importante anche l’aver prorogato le opportunità del Piano Casa con la possibilità di estendere gli interventi sul già costruito promuovendo tecniche di ristrutturazione e riqualificazione che prevedano l’efficientamento energetico, il miglioramento sismico e la sicurezza e che possono allinearsi con le più recenti disposizioni statali, contenute nel decreto Rilancio (ecobonus, sisma bonus, riqualificazione energetica) in fatto di incentivi alle ristrutturazioni edilizie”.

Ma non è tutto. “Riteniamo importante – ribadisce Baldarelli – il fatto che con questo Piano Casa sarà possibile la ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso di quegli edifici non residenziali (ubicati all’interno di zone residenziali), inutilizzati. L’intento è la riqualificazione degli edifici abbandonati all’interno dei centri abitati che creano disagio e degrado”.

Anche gli interventi sulla disciplina relativa alla doppia conformità, conclude la CNA, vanno nella direzione giusta, ovvero quella di una riduzione degli adempimenti e della burocrazia”.

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