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Pesaro e Urbino, tra tante incertezze l’export fa +15,4% ma è il dato più basso a livello regionale

Bene la meccanica, il mobile, i motori. Tonfo della nautica. Tarsi: “Le nostre imprese esempio di flessibilità

PESARO – Nella provincia di Pesaro e Urbino le esportazioni del 2022 aumentano rispetto al 2021 del 15,4% e quindi leggermente meno rispetto alle Marche (nella regione l’aumento è assai più elevato e pari a +82,0% per effetto dell’export farmaceutico, senza il quale – però – si riduce ad un ragionevole +22,7%).    

I dati, elaborati dal Centro Studi della CNA, parlano chiaro. La buona performance dell’economia provinciale è legata al successo di settori manifatturieri quali la meccanica dei metalli di base e dei prodotti in metallo diversi da macchine e impianti, che vede crescere l’export del 21,7% , ma anche a sorpresa i Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori il cui export cresce del 26,3% o anche Legno e prodotti in legno; carta e stampa (+25,9%), e i mezzi di trasporto n.c.a. (+33,6%) che comprendono l’export di motocicli e altri mezzi di trasporto diversi dalla nautica. La crescita dell’export di tali attività produttive più che compensa il calo registrato dalle produzioni nautiche (-85,3%). 

Ma cresce decisamente anche l’export dell’agricoltura silvicoltura e pesca (+31,8%) e quello legato alle attività di trattamento rifiuti e risanamento (+46,0%) a indicare che l’economia pesarese è competitiva non solo nei prodotti noti e già affermati sui mercati esteri. 

In un quadro generale che rimane di profonda incertezza legato alla congiuntura internazionale – dice il direttore CNA di Pesaro e Urbino, Claudio Tarsi – il dato dell’export, pur al di sotto delle aspettative, dimostra comunque la vitalità delle nostre imprese e la loro capacità di imporsi sui mercati esteri grazie soprattutto alla loro flessibilità, e parlo in particolare della meccanica, ma anche alla qualità dei prodotti, al loro contenuto tecnologico. Ora, se leggiamo il dato su base regionale vediamo che la nostra provincia è quella che esporta di meno; ma è pur vero che l’export pesarese mantiene rispetto alle altre una sua costante nel tempo, senza troppe oscillazioni in un senso e nell’altro come invece accade in altri territori”.

“La vitalità dell’export ci consente di guardare con fiducia al futuro. Come CNA da tempo cerchiamo di sostenere le azioni delle nostre imprese all’estero e di aiutarle sul piano della consulenza e dei servizi, così come sul fronte del credito. Dobbiamo continuare a sostenerle nei processi di internazionalizzazione ed informarle sulle opportunità offerte loro per portarle sui mercati internazionali”.

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