Fano, il Carnevale e le ricadute economiche
Roberto Tarsi CNA Bar: “Numeri importanti ma nel 2025 aggiungiamo la domenica successiva al martedì grasso”
FANO – Un miliardo di euro: a tanto ammonta il giro d’affari del turismo di Carnevale a livello nazionale. Un periodo ormai stabilmente insediatosi tra i “piatti forti” del fuori stagione italiano. A stimarlo è un’indagine di CNA Turismo e Commercio nazionale.
Ad aprire il ricco calendario di eventi carnascialeschi è stata Venezia mentre a chiuderli sarà la Sfilata dei carri allegorici a Viareggio sabato 24 febbraio.
In mezzo i Carnevali di Cento, Putignano, Acireale, Ivrea, Comacchio e quello di Fano che contribuisce, con i suoi carri e la sua antica tradizione, a creare numeri importanti e che ogni anno movimenta approssimativamente oltre 2 milioni di euro.
Lo dimostrano le 20mila presenze delle prime due domeniche, mentre si attende il pienone di domenica prossima (meteo permettendo).
“Per noi e per le nostre attività il Carnevale – dice Roberto Tarsi, responsabile CNA Bar Pesaro e Urbino – è da sempre una risorsa importante. Grazie alle sfilate tutto il settore dei pubblici esercizi (bar, ristoranti) e del turismo trae indubbi benefici economici. Anche se quest’anno il calendario non ci ha aiutato con l’inizio della Quaresima al 14 di febbraio e dunque con la prima domenica di sfilata il 28 gennaio, possiamo dirci ugualmente soddisfatti. Il prossimo anno credo ci saranno tutte le condizioni per un afflusso di turisti ancora maggiore e con la possibilità magari di poter aggiungere anche la domenica successiva al martedì grasso”.
“Queste e altre proposte saranno al centro di una riunione che vedrà coinvolti tutti i rappresentati degli esercizi nei prossimi giorni. Come CNA – conclude Roberto Tarsi – saremo ovviamente presenti e porteremo il nostro contributo nell’ottica di una crescita di una manifestazione che caratterizza da sempre la nostra città e il territorio”.