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The dentist is holding dentures in his hands. Dental prosthesis in the hands of the doctor close-up. Front view of complete denture. Dentistry conceptual photo. Prosthetic dentistry. False teeth

Sforamento spesa sanitaria, “Non possono essere le piccole imprese a pagare il “payback”

PESARO – Lo sfondamento del tetto di spesa sanitario regionale non può ricadere sulle imprese fornitrici dei dispositivi medici. E’ quanto afferma la CNA Benessere e Sanità che aggiunge “È necessario un intervento legislativo di modifica della norma relativa al cosiddetto “Payback” sanitario mirato a rimodulare i tetti di spesa. Ma cosa significa esattamente?  Il payback sui dispositivi medici è un meccanismo di politica sanitaria in forza del quale le aziende che forniscono dispositivi al servizio sanitario devono concorrere (pro quota), a ripianare parte (tendenzialmente la metà) dello sforamento dei tetti che le Regioni stanziano per tali prodotti.

“E’ assurdo che questi tetti di spesa – afferma Carla Mascitelli, presidente di CNA Benessere e Sanità di Pesaro e Urbino – gravino sulle imprese fornitrici che si trovano costrette a concorrere, con proprie risorse e in modo esorbitante e retroattivo, al ripianamento dello sfondamento dei limiti di spesa regionale. Tutto questo senza tenere conto delle sempre crescenti difficoltà economico-finanziarie a carico dei produttori e dei fornitori. Tra questi moltissime micro imprese del comparto medicale e i laboratori odontotecnici fornitori al servizio sanitario nazionale di dispositivi su misura (una ventina quelli in provincia di Pesaro e Urbino)  ”.

Con una specifica sentenza (la numero 140 del luglio 2024) la Corte costituzionale ha infatti dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate rispetto al Payback per quanto attiene il periodo 2015-2018 e, di conseguenza, ha reso operativo l’obbligo di ripiano a carico delle imprese fornitrici.  Quindi, anche dal 2019 la norma rischia di tornare a essere nuovamente applicata nella sua interezza in assenza di un provvedimento legislativo ad hoc. Va ricordato che la Corte, con la sentenza numero 139 sempre di luglio 2024, ha esteso la riduzione del 48%  dell’importo, originariamente posto a carico delle imprese fornitrici di dispositivi medici, a tutte le imprese e non solo a quelle che avevano rinunciato al contenzioso.

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