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Progetto Mondolfo – Marotta Città

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Le proposte della CNA – tecnici – professionisti per il territorio

PREMESSA

La CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, da sempre attenta allo sviluppo e alla sostenibilità del territorio, delle sue imprese e della società che su di esso insiste, sta da tempo analizzando le principali questioni che riguardano il territorio del Comune. Ed in particolare l’associazione, dopo un approfondito dibattito con professionisti e tecnici, ha cercato di portare a sintesi alcune tematiche urbanistiche riguardanti l’unificazione di Marotta di Fano con il Comune di Mondolfo.

Superficie Comune di Mondolfo kmq 22 + 1,5 (Marotta di Fano) = totale Kmq 23,5 circa
Abitanti Comune di Mondolfo 14.650 (di cui ex Marotta di Fano 2.690)

PIANO REGOLATORE

Un punto ritenuto fondamentale nel processo di unificazione tra Marotta e Mondolfo è rappresentato, secondo la CNA, dall’inclusione del Piano Regolatore Generale di Marotta di Fano nell’attuale PRG di Mondolfo. Due strumenti che possono essere integrati, omogeneizzati e razionalizzati in termini di sviluppo armonico e sostenibile del territorio.

Per questo la CNA ritiene prioritario che ci sia un confronto tra l’Amministrazione Comunale , gli ordini professionali e il mondo delle imprese. Un contributo in termini di idee e proposte in grado di poter indicare le linee programmatiche sulle quali dovrà muoversi il Comune.

OPERE DI URBANIZZAZIONE

In passato nel territorio di Marotta parte importante delle opere pubbliche realizzate sono state eseguite attraverso opere di compensazione eseguite dalle imprese edili. Attualmente ci troviamo in presenza di grossi comparti che in questo momento sono economicamente, socialmente e sotto il profilo urbanistico obsoleti, superati. Occorre quindi rimodulare i programmi e capire su quali opere pubbliche indirizzarsi. Questo anche alla luce dei tanti disagi che le opere compensative effettuate dalla Società Autostrade per l’ampliamento della corsia dell’A/14 hanno provocato nel territorio, vedi ad esempio i frequenti allagamenti della zona.

STUDIO DEL TERRITORIO

Alle luce di quanto sopra descritto è importante, oggi più che mai, studiare e monitorare l’intero territorio. Con l’unificazione siamo infatti in presenza di un nuovo assetto territoriale e non solo dal punto di vista strettamente amministrativo.

La CNA in previsione del nuovo centro Commerciale previsto nella zona del casello autostradale, ed in vista della soppressione del passaggio a livello al centro della città con relative opere compensative, vuol dare il proprio contributo per una nuova pianificazione territoriale. Un contributo che vuole essere pragmatico e propositivo, ancor di più considerando che nella zona sud di Marotta vige ancora il Piano Urbanistico “Battimelli” datato 1983.

NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO

Secondo la CNA inoltre, nel nuovo Regolamento edilizio si dovranno prevedere norme premiali per chi realizza edifici energeticamente passivi, che rispettano le norme ambientali e il risparmio di energia fossile. Occorre trovare formule che possano in qualche modo incentivare i proprietari e le imprese edili che investono nell’economia locale.

IMPOSTE COMUNALI SUGLI IMMOBILI

Attualmente la CNA evidenzia come le abitazioni di Marotta ex Fano abbiano le rendite catastali mediamente più alte di circa il 20%, rispetto ai territori confinanti. E come i terreni edificabili abbiano un valore maggiore rispetto al territorio di Marotta di Mondolfo. Sarebbe quindi opportuno prevedere un intervento correttivo rispetto alle rendite al fine di unificare i valori di tutto il territorio.

CONTRATTI DI LOCAZIONE ABITATIVA AGEVOLATA

Si chiede anche per il territorio di Marotta ex Fano e per il restante Comune l’applicazione del contratto concordato convenzionato o controllato (legge 9 dicembre 1988 nr. 431 articolo 2 comma 3).

L’introduzione di questi nuova formula di contrattazione tra proprietari di immobili e inquilini permetterà di calmierare il mercato delle locazioni e favorirà l’insediamento di nuovi abitanti sul territorio. Introducendo delle agevolazioni fiscali sulle imposte Comunali per i proprietari di immobili.

ASSETTO IDROGEOLOGICO

Da lungo tempo assistiamo quasi impotenti al problema delle esondazioni di fossi e al rigurgito di condotte sotterranee che alluvionano strade, abitazioni, istituti scolastici, laboratori, scantinati, sottopassaggi. Esondazioni e allagamenti che avvengono il più delle volte in occasione di eventi atmosferici ordinari.

Per ovviare a tali fenomeni, capaci di “mettere in ginocchio” la popolazione, anche per diversi giorni, occorre predisporre un piano complessivo di prevenzione e mitigazione, in tempi certi.

Negli ultimi decenni, di fatto, si è registrato un incremento dei fenomeni alluvionali in virtù:

1. delle mutate condizioni di impermeabilizzazione del terreno,

2. degli effetti collaterali causati dai lavori per la costruzione della terza corsia autostradale (fase provvisionale e definitiva),

3. della mancanza di una regolare manutenzione delle reti idriche sia superficiali che interrate”

4. della insufficienza delle reti di scarico;

5. degli effetti delle “variazioni climatiche” in questi ultimi 15-20 anni.

Il problema dell’allagamento nelle zone costiere, nel nostro comprensorio, è ormai cronico. Le reti di scarico delle acque superficiali sono inadeguate e obsolete. Non sono ovvero state riproporzionate in base all’accresciuta impermeabilizzazione dei suoli che da agricoli, nel tempo, sono divenuti edificabili.

Da oltre 30 anni è emersa la necessità di realizzare un canale scolmatore che raccogliesse “a pettine” le acque spioventi dalle colline, per condurle al Cesano e/o parzialmente a mare attraverso nuovi varchi. Non solo per continuare a costruire ma soprattutto per salvaguardare il pre-costituito.

Le amministrazioni di Fano e Mondolfo hanno già programmato la fattibilità degli interventi; i possibili percorsi alternativi e relativi costi. L’enorme richiesta d’investimenti però non sembra possa rendere fattibile l’iniziativa, perlomeno nel breve termine.

In alternativa è possibile risolvere l’annoso problema con la settorializzazione di mega-comparti omogenei (scala di bacino idrografico) e la realizzazione con unico varco a mare.

Il presente documento è rivolto, per il momento al solo territorio di Marotta. In futuro cercheremo di

sviluppare analisi socio-economiche del restante territorio comunale e siamo pertanto aperti a contributi di altri soggetti che vogliamo condividere con noi il progetto della città di Mondolfo-Marotta.

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