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Patente a punti nelle costruzioni? “Non serve a garantire la sicurezza”

PESARO – Una bocciatura su tutta la linea per quella che Il Governo ha ribattezzato “patente a crediti” per il settore delle costruzioni.

I motivi? Per CNA Costruzioni questo provvedimento non garantisce il rafforzamento della sicurezza. Di più: l’esonero per le imprese con certificazione SOA rappresenta una ingiustificata discriminazione sotto il profilo della concorrenza.

Per CNA Costruzioni non sarà certo l’introduzione della cosiddetta patente a portare benefici in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

E’ illusorio che funzioni perché, come nel caso specifico di Firenze, con i subappalti a cascata utilizzati, sarà quasi impossibile ritrovare il bandolo della matassa delle responsabilità rispetto a lavoratori che erano lì senza alcun tipo di contratto; quindi senza legami comprovati con nessuna delle imprese presenti sul posto.

Discriminatorio inoltre perché da questa patente saranno escluse tutte le imprese e i general contractor in possesso di attestazione Soa, obbligatoria per partecipare agli appalti pubblici, che potranno continuare a subappaltare i lavori senza rispondere direttamente della qualità delle aziende subappaltatrici. Un’attenzione particolare andrebbe rivolta anche ai grandi interventi privati: tra questi i piani di lottizzazione; piani di recupero urbanistico che prevedono opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri. Il cantiere di Firenze era uno di questi.

“Anche la previsione di non garantire la pluralità dei contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative non risponde alla sfida di contrastare il lavoro irregolare”.

“Rafforzare la sicurezza nei cantieri è la priorità – afferma CNA Costruzioni – e il percorso obbligato è la qualificazione delle imprese. Non è più rinviabile una legge sull’accesso alla professione”. Inoltre è necessario potenziare il sistema dei controlli sostanziali piuttosto che introdurre nuovi appesantimenti burocratici.

CNA Costruzioni valuta positivamente la volontà del Governo di proseguire il dialogo con le parti sociali su un tema così delicato ma sottolinea l’esigenza che il confronto definisca strategie e interventi coerenti con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nei cantieri.

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