Marche sempre più terra di cinema. CNA Cinema e Audiovisivo Marche ospite negli studi Rai
Il portavoce Alessandro Tarabelli parla del momento magico del settore e dell’importanza di continuare ad investire nell’audiovisivo
ANCONA – Per il cinema e l’audiovisivo nelle Marche è indubbiamente un momento felice. Tanti i set aperti e tanti quelli che stanno arrivando. Grazie soprattutto alle risorse che la Regione Marche ha investito in questi anni e grazie anche all’ottimo lavoro portato avanti in tandem da Marche Film Commission e Fondazione Marche cultura.
Di questo nuovo Rinascimento della settima arte si è parlato questa mattina a Buongiorno Regione. Ospite negli studi della Rai il portavoce di CNA Cinema e Audiovisivo Marche, Alessandro Tarabelli. Intervistato dal giornalista Yuri Bogogna, Tarabelli ha evidenziato come l’arrivo di tante produzioni (cinema, serie tv), stia dando lavoro anche alle maestranze locali e come questo settore stia diventando sempre più un industria culturale. Del resto i dati stanno lì a dimostrarlo con 315 imprese per oltre 2.100 addetti.
Una realtà di cui la Regione ha tenuto conto se è vero come è vero che sono stati investiti in cinque anni oltre 15 mln di euro nel settore e che, grazie allo straordinario lavoro della Film Commission molte produzioni nazionali hanno scelto le Marche come set per girare unitamente al lavoro di promozione in tutti i principali festival fatto dalla Fondazione Marche cultura.
Nel suo intervento Tarabelli ha ricordato però come sia importante che tutto non si trasformi nella solita “bolla” e che gli investimenti sul cinema diventino in qualche modo strutturali.
Per questo CNA Cinema e Audiovisivo Marche sta lavorando ad una sempre più larga rappresentanza del settore affinchè anche le produzioni marchigiane siano tenute nella giusta e debita considerazione. Le Marche sono un fantastico set naturale dove le produzioni trovano tutto: dalla montagna al mare; dalla collina alle bellezze storico architettoniche, tutto in pochi chilometri. E l’arrivo di tante produzioni ha creato un notevole indotto economico dando lavoro ad alberghi, ristoranti, noleggio auto, fornitori di beni e servizi. Inoltre questa terra inoltre è in grado di offrire anche maestranze qualificate. Occorre che tutte queste figure possano rimanere a lavorare nelle Marche e che il cinema non venga più considerato solo una mera forma espressiva culturale ma inizi ad essere considerato come una straordinaria realtà economica in grado di promuovere il territorio e di generare ricchezza e lavoro.
